Dopo la chiusura della chiamata pubblica a manifestare interesse per la funzione di CONNETTORE all'interno del progetto PROXIMA, avvenuta lo scorso 15 febbraio 2023, e la pubblicazione dell'elenco degli IDONEI avvenuta lo scorso 8 marzo 2023, di seguito sono disponibili gli elenchi di coloro che, comparendo tra gli IDONEI, sono ora SELEZIONATI per svolgere la funzione di CONNETTORE PROFESSIONALE.
La cooperativa agricola sociale integrata Giuseppe Garibaldi procederà a prendere contatti diretti con i SELEZIONATI per la funzione di CONNETTORE PROFESSIONALE per avanzare le specifiche proposte di collaborazione, declinando gli obiettivi e le tempistiche a disposizione per raggiungerli, entro e non oltre la fine di aprile 2024.
SELEZIONATI per svolgere la funzione di CONNETTORE PROFESSIONALE (in ordine alfabetico per cognome):
- Arrotta Luca
- Babusci Federico
- Brunetti Virginia
- Causarano Maria
- Chirico Teresa
- De Angelis Andrea
- De Stefani Paolo
- Douik Soufiane
- Fabretti Mauro
- Fiore Fabrizio
- Florea Daniela
- Giolitti Valerio
- Iafisco Flavia
- Loggia Vincenzo
- Lopizzo Mariangela
- Mazzoni Cristiana
- Messineo Manuele
- Ottaviani Flavio
- Pizzi Beatrice
- Proietti Mercuri Ilaria
Integrazioni ai SELEZIONATI successive a rinunce o impossibilità di intervento
21. Kambala Tshibangu Eli
22. Toma Ioan
Si ribadisce che la cooperativa G. Garibaldi attiverà contratti sulla base dei bisogni e dei desideri dei beneficiari diretti del Centro Polivalente Proxima in base al progetto individuale, quindi potrebbe anche non procedere ad attivare un contratto di collaborazione con tutti coloro che sono stati SELEZIONATI, perché potrebbe non esserci matching di intenti tra la risorsa disponibile e il bisogno a cui rispondere. I contratti di collaborazione potranno essere attivati in tempi differenti, all'interno del periodo di eligibilità del progetto PROXIMA
Ad insindacabile giudizio del comitato di valutazione, i candidati IDONEI che non sono sopra riportati, sono da ritenersi NON SELEZIONATI per la funzione di CONNETTORE PROFESSIONALE. Prossimamente verrà resa pubblico l'esito dei SELEZIONATI per partecipare al percorso di formazione per ASPIRANTI CONNETTORI, che potrà anche ricomprendere candidati NON SELEZIONATI per la funzione di CONNETTORI PROFESSIONALI, laddove essi abbiano manifestato interesse anche per questo percorso e fossero risultati IDONEI.
Riportiamo di seguito alcune informazioni sul profilo di un connettore:
CONNETTORE è una funzione operativa che, nel mondo che ruota intorno all’autismo, empiricamente esiste, ma non si conforma come una figura professionale, non essendo codificata in alcun modo e quindi non godendo di un vero e proprio riconoscimento. Il progetto Proxima mira proprio a fare emergere dall’informalità questa funzione, che non sempre è presente o che può essere svolta anche da più persone contemporaneamente, in modo da definirla, rafforzarla e valorizzarla.
La locuzione CONNETTORE all’interno del progetto esecutivo del centro PROXIMA viene utilizzata quindi per indicare la funzione di facilitazione tra svariati attori ed ambiti di attuazione del progetto individuale e di utilizzo del budget di salute:
- Persona
- Famiglia
- Cerchie di amicizia e conoscenti
- Operatore/i
- Servizi pubblici e privati
- Scuola
- Progetti territoriali
- Contesto lavorativo
Il connettore ha la funzione di ancorare il progetto individuale ai contesti reali da esso indicati, favorendo la coerenza e la costruzione delle condizioni per l’accoglienza, nonché la continuità dei percorsi intrapresi.
Tale funzione è il supporto e raccordo operativo che interconnette i bisogni e i desideri della persona con autismo in relazione ai diversi contesti di vita, siano essi lavorativi o legati al tempo libero, allo sport, alla cultura, partendo da ciò che è indicato nel progetto individuale, con il mandato di creare le condizioni perché esso si realizzi davvero.
Il CONNETTORE in generale…
- ha disponibilità di tempo per esercitare questa funzione
- agisce con competenza
- ascolta attivamente la persona con autismo, connettendo gli attori coinvolti e mediando la relazione
- osserva e rileva in modo dinamico e continuo le esigenze e le opportunità pre-esistenti, attuali e future della persona con autismo, compatibili con il progetto individuale
- intreccia le relazioni dei vari attori per creare una rete supportiva
- rispetta i ruoli e le responsabilità degli attori, facilitandone, laddove necessario, il superamento in chiave sinergica
- considera attentamente ed egualmente profilo funzionale e profilo relazionale della persona autistica
- accompagna e ricerca non solo la salvaguardia delle autonomie esistenti, ma anche l’esplorazione e lo sviluppo di nuove autonomie della persona autistica
- contribuisce a costruire un ambiente accogliente e favorevole all’espressione delle potenzialità della persona con autismo
- accompagna gli attori coinvolti nel maturare la consapevolezza necessaria a rimuovere gli ostacoli per l’accoglienza della persona con autismo in un determinato contesto
- contribuisce al monitoraggio degli inserimenti della persona con autismo nei vari contesti
- studia, osserva e valorizza le risorse che il territorio offre per l’attuazione del progetto individuale
CONOSCENZE, COMPETENZE E APPROCCI RICHIESTI AD UN CONNETTORE (dal bando pubblico)
Una persona che si trova a svolgere il ruolo del connettore condivide e promuove il concetto di neurodiversità, sostenendo le qualità e le risorse delle persone neurodiverse, valorizzando i loro modi atipici di imparare, pensare ed elaborare informazioni, vedendole come variazioni umane.
Ai CONNETTORI professionali è richiesto di
- essere maggiorenne
- sapere cosa è l’autismo
- avere capacità empatica
- avere propensioni alla pro-attività e al problem solving
- avere esperienza (studio, lavoro, volontariato, tirocinio, ecc…) in ambito sociale
- avere un atteggiamento rispettoso e non giudicante
- avere propensione all’ascolto e all’osservazione
- credere alle potenzialità del cambiamento
- essere una persona paziente (saper attendere ed accettare i risultati nel lungo periodo)
- essere una persona socievole
- essere una persona discreta
…inoltre, essi devono avere anche
- esperienza diretta di vita o di lavoro con persone con autismo
- conoscenza delle modalità d’interazione con persone con autismo
- approfondita conoscenza delle condizioni e degli attori nell’ambito dell’autismo
- conoscenze legislative e del quadro normativo di riferimento legate alle persone con autismo e i relativi dispositivi socio-educativo-sanitari derivanti
- conoscenza del concetto di welfare di comunità e co-innovazione
- capacità di coordinamento, di ricerca della interazione e del sapere “lasciar fare”
- capacità di lavorare in gruppo
- capacità relazionale e comunicativa accogliente
- capacità di gestire situazioni di stress
- conoscenza delle regolamentazioni della privacy in ambito socio-sanitario
Il contratto con ogni connettore designato è collegato ad uno o più dei beneficiari del centro polivalente e dovrà essere declinato per le seguenti missioni/obiettivo:
I connettori professionali devono conoscere…
- la persona con disturbo dello spettro autistico
- la famiglia
- l’operatore di supporto (se esiste)
- il progetto individuale di vita della persona
- la routinerie settimanale della persona e come passa il suo tempo libero
- Il progetto del Centro polivalente regionale di riferimento
- il team di operatori del Centro polivalente regionale di riferimento
- la rete di partner del Centro polivalente regionale
I connettori professionali sono chiamati a...
- organizzare l’attuazione del progetto individuale di vita
- prendere contatto con i contesti di vita in cui la persona è inserita per individuare e agevolare l’adattamento del contesto alle peculiarità della persona e/o superamento di eventuali ostacoli o condizioni avverse per la sua attuazione
- facilitare l’accompagnamento della persona, se necessario, in attività aggiuntive derivanti dalla attuazione del progetto individuale di vita che, proprio perché nuove rispetto alla routinerie, non trovano nella famiglia o nell’operatore di supporto (se esiste) tale possibilità, rischiando di renderla inattuabile
- agevolare la preparazione degli attori nei vari contesti di vita alla convivenza con quella specifica persona con disturbo dello spettro autistico
- ricercare anche autonomamente nuove opportunità o occasioni per migliorare le condizioni di attuazioni del progetto individuale di vita, anche al di là delle opportunità esistenti o di quelle agevolate dal Centro polivalente regionale di riferimento
- costruire le condizioni perché le attività della persona divenute la nuova routinerie in attuazione del progetto individuale di vita arrivino ad essere sostenibili anche in assenza del connettore, entro la fine del proprio incarico
- informare le figure di coordinamento e supervisione della cooperativa Garibaldi dell’andamento del proprio operato, partecipando con puntualità alle riunioni periodiche individuali o di gruppo
- contribuire alla raccolta dei dati relativi al monitoraggio e alla valutazione così come previsti dal progetto Proxima, anche tramite interviste con il gruppo di lavoro incaricato di queste attività all’interno del Centro polivalente regionale di riferimento
- conservare e riportare alle figure di coordinamento e supervisione della cooperativa Garibaldi qualsiasi comportamento, episodio o avvenimento che riguardano la persona e gli attori coinvolti nei vari contesti che possono essere rilevanti, sia in chiave positiva che di criticità